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Spaccio e armi da guerra, condannate otto persone

di Domenico Gramazio
Castel San Giorgio, 29 anni complessivi di reclusione per il sistema individuato dall'inchiesta "Civico 17"
Spaccio e armi da guerra, condannate otto persone

Droga, armi da guerra e un’organizzazione familiare dedita allo spaccio: il Gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Carlo Bisceglia, ha emesso ieri otto condanne per un totale di 29 anni di reclusione e circa 100mila euro di multa complessivi. L’inchiesta, denominata “Civico 17”, ha portato alla luce un sistema che operava tra spaccio, lesioni e detenzione di mitragliatori, con a capo una donna di 52 anni, Emilia Capasso, che aveva assunto il controllo delle operazioni dopo l’arresto del compagno Vincenzo De Martino.

Capasso è stata condannata a 6 anni di reclusione, una pena inferiore rispetto ai 10 anni e mezzo richiesti dal pm Viviana Vessa. Il compagno, Vincenzo De Martino, 36 anni, è stato invece condannato a 4 anni e 4 mesi, vicino ai 4 anni e 6 mesi richiesti. Tra gli altri imputati, Salvatore Abenante di Scafati, assistito dall’avvocato Antonio Usiello, ha ricevuto 3 anni e 2 mesi per detenzione di armi, mentre Francesco Osio, residente a Castel San Giorgio, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi. Anche i figli della Capasso, Francesco e Maria Rosaria Mari, coinvolti nella gestione dello spaccio, hanno ricevuto rispettivamente condanne di 3 anni e 10 mesi e 3 anni e 4 mesi. Le pene per gli altri imputati includono 2 anni di reclusione per Camillo Nizza di Pagani e 2 anni e 8 mesi per Giuseppina Vitale di Nocera Inferiore.

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