Non ce l’ha fatta Gennaro Buono, 61 anni, operaio rimasto gravemente ferito in un incidente sul lavoro lo scorso 6 novembre presso l’azienda Cerrato di Pagliarone. Dopo giorni di lotta tra la vita e la morte all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, il suo cuore ha cessato di battere. Le sue condizioni, critiche sin dall’inizio, non sono mai migliorate, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, tra cui un intervento chirurgico e l’amputazione della gamba destra. Complicazioni sopraggiunte, tra cui un’insufficienza renale, hanno aggravato il quadro clinico, portando al tragico epilogo.La notizia del suo decesso ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Montecorvino Pugliano, dove Gennaro viveva con la sua famiglia, e ha profondamente colpito i colleghi e i dirigenti dell’azienda, che si stringono nel dolore.
Una lotta vana
Durante il ricovero, familiari e amici non hanno mai abbandonato la speranza che Gennaro potesse vincere questa battaglia. Costantemente al suo fianco, i parenti si aggrappavano a ogni segnale di miglioramento, ma dopo quindici giorni dall’incidente, il peggioramento delle sue condizioni ha portato all’esito più drammatico. Gennaro era stato trasferito in terapia intensiva subito dopo l’incidente. Le gravi ferite riportate al bacino e agli arti, in particolare alla gamba rimasta schiacciata in un rullo durante un ciclo di imballaggio, avevano richiesto interventi urgenti. I medici avevano cercato di stabilizzarlo, procedendo con un’angio-Tac per valutare i danni vascolari. La situazione, però, si era rivelata troppo compromessa, rendendo necessaria l’amputazione. Nonostante i tentativi, le sue condizioni non sono mai migliorate.
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