L’odissea infinita, che va avanti da oltre trent’anni, continua. La Fondovalle Calore proprio non riesce a trovare pace: dopo essere finita (nuovamente) nel mirino della magistratura nella seconda tranche dell’inchiesta su appalti e affari che ha coinvolto anche il (sospeso) presidente della Provincia e sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, è la seconda sezione del Tar di Salerno (presidente Nicola Durante) a far arrivare una nuova, ennesima doccia gelata: i giudici del tribunale amministrativo di largo San Tommaso, infatti, hanno accolto il ricorso presentato dal Consorzio Fenix, annullando l’aggiudica efficace dell’appalto per il “lotto D-E” da quasi 50 milioni di euro all’associazione temporanea d’imprese Pagano-Santangelo-Santacroce.
Le incongruenze
Nella sentenza pubblicata ieri, il Tar evidenzia tutta una serie di “incongruenze” rispetto a quanto verificato dalla commissione di gara dell’Acamir (stazione appaltante dell’intervento per conto della Provincia) sui requisiti delle ditte: in particolare, infatti, non c’è stata una valutazione attenta su alcune violazioni fiscali di una delle consorziate.
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