I carabinieri di Eboli, coordinati dal capitano Greta Gentili, hanno lavorato con la Dda di Salerno. I pm sono Elena Cosentino e Stefania Faiella. Il primo episodio contestato riguarda l’incendio doloso della villa di Vito e Antonio Della Corte a Postiglione. È il 23 marzo del 2020. Il rogo è doloso. Lo provocano con delle bombole Vito Pesticcio e Cosimo La Brocca. Dietro le quinte c’è Giuseppe Fabbiano. Gli esecutori dell’incendio riempirono le stanze di gas fino a quando non esplose l’incendio. L’obiettivo era incassare i soldi dell’assicurazione. Il giorno dopo, infatti, Antonio Della Corte presenta la denuncia. Dichiarando il falso ai carabinieri. Descrivendo l’elenco dei danni, dispiaciuto e rammaricato. Le indagini della Procura dimostreranno che era tutta una messa in scena.
Le accuse
Tra le accuse c’è l’associazione a delinquere finalizzata alla violazione della normativa sull’immigrazione in Italia. L’ipotesi di reato viene contestata ad Antonio Della Corte, Ferdous Howlander, Roberto De Cesare, Fabbiano, Giovanna Pesticcio, Vito Melillo, Carmine Memoli, Giovanna Castrignano, Raffaele Corbisiero e Damiano Druella. I 10 indagati presentarono 238 domande per il decreto flussi alle 9 del 13 ottobre 2020. Le contestazioni vanno dalla violazione della normativa sull’immigrazione al falso in atto pubblico. Gli stranieri introdotti illegalmente in Italia arrivarono dall’Africa e dall’Asia minore (India, Bangladesh e Pakistan).
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