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Pensionati salernitani sempre più poveri

di Eleonora Tedesco
La media mensile è la più bassa d’Italia, forte divario tra uomini e donne. Lunedì la manifestazione a Napoli
Pensionati salernitani sempre più poveri

I pensionati salernitani sono tra i più poveri d’Italia. È quanto emerge dai dati diffusi dalla Spi Cgil Napoli e Campania che il prossimo 29 ottobre porterà in Piazza del Gesù a Napoli i pensionati della Campania con 9 pullman in arrivo da Salerno. Secondo i numeri diffusi dal sindacato, infatti, la media dell’importo mensile delle pensioni dei salernitani, pro capite, ammonta a circa 805 euro contro gli 841 euro percepiti in media dai pensionati campani. Le pensioni erogate dall’Inps di Salerno, esclusa la gestione dei dipendenti pubblici, ammontano per i lavoratori privati a 117mila euro, per gli autonomi e parasubordinati a 70.116 euro mentre le prestazioni assistenziali cioè l’assegno sociale è pari a 94mila 423euro.

Un quadro a tinte fosche che si aggrava considerando i dati dell’Inps secondo i quali, nel Salernitano (che conta 251.494 pensionati, escluse pensioni di invalidità e accompagnamento), l’importo medio mensile (riferito a tutte le gestioni) è di 1.300 euro per le donne e 1.920 euro per gli uomini a fronte della media nazionale di 1.400 euro nel caso delle ex lavoratrici e 2.150 euro per gli ex lavoratori. Insomma, una forbice che si allarga scendendo da Nord a Sud e che si divarica nel rapporto tra le donne e gli uomini. «Se consideriamo qualsiasi altra provincia del Nord – sottolinea il segretario Spi Cgil Napoli e Campania, Franco Tavellanon ce ne è una soltanto che abbia gli stessi numeri. Ancora una volta, i dati parlano della spietata fotografia della differenza tra le nostre e le provincie del Nord del Paese che rischia di aggravarsi con il varo del Disegno di legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata. Rivendichiamo perciò una rivalutazione delle pensioni per fronteggiare un’inflazione che ha falcidiato il potere d’acquisto di migliaia di persone e rivendichiamo l’allargamento della platea dei beneficiari della 14esima. Saremo in piazza per difendere la Sanità pubblica impoverita dai tagli fino a sgretolarne il diritto costituzionale posto alla difesa della salute».

Le politiche messe in campo dall’esecutivo sul Sistema sanitario nazionale, infatti, secondo il segretario Tavella, stanno avendo l’effetto di «smantellare la Sanità pubblica con un numero di personale sanitario che è tra i più bassi d’Europa e con milioni di persone che non possono ricorrere al privato e rinunciano alle cure». Secondo l’ultima statistica della Fondazione Passi d’argento, infatti, in Campania il 32,7% delle persone che ne avrebbero bisogno, rinunciano alle cure e molti sono anziani.

«Di fronte alla salute, alla vita delle persone questi mi sembrano dati drammatici ai quali si aggiunge una previsione di aumento delle pensioni di 3 euro al mese e solo questo, almeno sembrerebbe, contenere la Legge di bilancio per i pensionati. Mi pare che il disastro sia completo e mi sembra che, ancora una volta, purtroppo, i pensionati italiani vengono trattati per un verso come fantasmi nonostante rappresentino un terzo della popolazione e per un altro verso le pensioni sono usate come bancomat per il governo. L’insieme di questi due aspetti restituisce uno scenario davvero allarmante», conclude Tavella.

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