Napoli diventa il nuovo punto di riferimento per l’otorinolaringoiatria grazie all’impegno e alla visione del professore Giuseppe Tortoriello, direttore dell’Unità operativa complessa di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Monaldi di Napoli e Presidente Eletto della Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale. Stimato medico battipagliese, Tortoriello, conosciuto da tutti come “il medico che dà voce ai pazienti”, ha portato una vera rivoluzione nel campo della chirurgia testa-collo, rendendo l’ospedale Monaldi un centro di eccellenza in grado di attrarre pazienti da tutto il Sud Italia.
Dal suo arrivo nel reparto di Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, Tortoriello ha impresso un cambiamento decisivo, introducendo tecnologie all’avanguardia e procedure innovative, soprattutto nel trattamento dei tumori laringei.
La seconda edizione della convention “La Cura in Orl”, in programma da domani a venerdì prossimo al Monaldi, rappresenta un appuntamento di assoluta rilevanza per la comunità medica nazionale. Il convegno vedrà la partecipazione dei maggiori esperti italiani del settore e offrirà due giornate di Live Surgery, dove verranno mostrate le tecniche chirurgiche più innovative. Si spazierà dalla descrizione degli approcci chirurgici e indicazioni riguardanti l’oncologia del testa-collo, si muoverà verso le novità in tema di impianti cocleari e sistemi a conduzione ossea, evidenziando il ruolo centrale che sta sempre più assumendo la biologia nel mondo nasosinusale, affiancando la chirurgia funzionale e aprirà la porta alla multidisciplinarietà, affrontando argomenti di confine, ma sempre più attuali, quali il reflusso faringo-laringo-esofageo e la sindrome rino-sinuso-bronchiale.
Il reparto diretto da Tortoriello ha già ottenuto importanti risultati, confermando il Monaldi come polo di attrazione per il trattamento delle patologie oncologiche del collo. «Siamo tra i primi nel Sud Italia, grazie all’utilizzo della chirurgia robotica che ho introdotto, a effettuare interventi oncologici delicati alla base della lingua, orofaringe e ipofaringe per via endoscopica. Questo ha ridotto enormemente i tempi chirurgici», spiega Tortoriello.
Tra i casi più emblematici, il professor Tortoriello cita quello del 90enne maestro Gianni Aterrano, famoso direttore d’orchestra e scopritore tra gli altri di Massimo Ranieri, Gianni Nazzaro, Peppino Gagliardi e ha accompagnato con il suo pianoforte Domenico Modugno, operato con successo per un tumore alla laringe e che sarà il testimonial del congresso. «Il maestro Aterrano è tornato a casa dopo solo 48 ore dall’intervento, senza tracheotomia e in grado di riprendere la sua vita normale. È un esempio di come la nostra chirurgia mini-invasiva possa restituire una qualità di vita eccellente anche in situazioni complesse – racconta con orgoglio il professore di Battipaglia – Abbiamo portato al Monaldi ben 75 pazienti da fuori regione, invertendo la tendenza della migrazione sanitaria».
Il professore Tortoriello, che ricopre il ruolo di primario dal 2002, ha una lunga e prestigiosa carriera alle spalle, avendo guidato i reparti di otorinolaringoiatria di altri quattro ospedali napoletani prima del Monaldi. «Ho fatto il primario in ben cinque ospedali di Napoli. Sono stato al San Giovanni Bosco, al San Gennaro, al Pellegrini e all’Ospedale del Mare. Ogni esperienza mi ha arricchito e mi ha preparato a questa nuova sfida al Monaldi, dove stiamo raggiungendo risultati davvero strabilianti».
Uno degli obiettivi principali del suo lavoro è ridurre la migrazione sanitaria verso il Nord Italia, offrendo cure di eccellenza direttamente in Campania. «Il nostro orgoglio è essere un ospedale pubblico, dove lavoriamo al fianco dei bisognosi. La nostra missione è offrire una sanità di qualità, accessibile a tutti, e siamo fieri di essere riconosciuti come la punta di diamante del Sud Italia», puntualizza con orgoglio Tortoriello. Il futuro, ovviamente, è già tracciato. «Abbiamo creato una scuola d’eccellenza, una merce rara in questo periodo – conclude il medico battipagliese -. La nostra chirurgia permette ai pazienti di riprendere a parlare e mangiare quasi subito, anche dopo interventi complessi».