Il Tribunale del Riesame di Catanzaro fa marcia indietro dopo la precisazione della Cassazione e Antonio Pignataro va agli arresti domiciliari. Il 67enne boss di Nocera Inferiore ha ottenuto i permessi per curarsi, dopo la presentazione di un’apposita documentazione da parte del suo legale, l’avvocato Giuseppe Annunziata, che ha prodotto elementi anche per ritenere insussistente il reato di associazione finalizzata allo spaccio di droga per la quale è Pignataro è indagato. Ieri mattina, l’esecuzione del nuovo provvedimento del Riesame con l’accompagnamento del 67enne nocerino nella sua abitazione di Scalea.
L’inchiesta
Nell’ambito dell’inchiesta sul traffico di stupefacenti tra la Calabria, l’Agro nocerino e il Vesuviano, capeggiato al 49enne Domenico Tamarisco (del gruppo dei “Nardiello”) di Torre Annunziata, a gennaio scorso, il Gip di Catanzaro ne aveva decretato la custodia cautelare in carcere, il Gip ne aveva previsto il carcere, il Riesame, nel febbraio successivo lo aveva rimesso in libertà e la Cassazione aveva annullato la decisione dei giudici calabresi della libertà. Ora il Riesame di Catanzaro fa marcia indietro e ritiene che la custodia cautelare sia parzialmente fondato.
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