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Bancario senza “green pass” sospeso: «Pagategli stipendio e danni»

di Gaetano de Stefano
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Bancario senza “green pass” sospeso: «Pagategli stipendio e danni»

Era stato allontanato dal lavoro – con conseguente sospensione dello stipendio – per circa sei mesi, dal novembre 2021 a maggio 2022, in quanto non era in possesso del “green pass”. Ma il provvedimento è stato ritenuto illegittimo dal tribunale di Siena, che ha condannato la banca non solo al pagamento delle retribuzioni non corrisposte ma anche al risarcimento dei danni. A portare avanti la battaglia legale è stata un avvocato di Salerno, Olga Milanese, che è riuscita a far riconoscere i diritti del lavoratore di un istituto di credito.

La sentenza

Un precedente giuridico importante, perché è la prima volta che un tribunale s’esprime con una sentenza nei confronti di un datore di lavoro privato e non pubblico. Le precedenti pronunce di accoglimento delle richieste dei lavoratori sospesi, infatti, erano ordinanze cautelari o sentenze rese nei confronti di sanitari o dipendenti pubblici che avevano fatto causa alle Aziende sanitarie o ai rispettivi ordini e amministrazioni di appartenenza per denunciare l’illegittimità della sospensione subita. «Questa sentenza – spiega Milanese – è un primo importantissimo precedente, frutto di quattro lunghi anni di studi e di lotta per la tutela dei diritti dei lavoratori in vario modo colpiti dalle misure sanitarie decretate dal 2020 in poi. È importante perché riconosce l’oggettiva inutilità e l’insensatezza degli obblighi imposti ai lavoratori e la necessità di garantire, comunque, il rispetto della loro dignità di esseri umani».

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