«Dimostrerò la mia estraneità ai fatti, ho letto cose assurde e cattiverie». A parlare è Nicola Aulisio, titolare della Cogea Impresit di Ogliastro Cilento. Il suo nome è tra quelli finiti nel registro degli indagati nell’ambito dalla seconda tranche dell’inchiesta sul presunto sistema di appalti con base a Capaccio Paestum, che ha portato all’arresto del sindaco e presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri e, nella giornata di martedì, all’esecuzione di diverse perquisizioni in tutta la Campania, anche negli uffici di Aulisio. L’imprenditore, tra l’altro, è assurto suo malgrado due volte agli onori della cronaca nel giro di un mese, prima per via di alcune bottiglie molotov lasciate nei veicoli della ditta a Mercato San Severino, poi per il furto di un mezzo, un’escavatore, utilizzato in cantiere di Paradiso di Pastena a Salerno.
Il contrattacco
«Da martedì risulto indagato e fino a prova contraria per principi costituzionali innocente, e per tale vado rispettato», afferma l’imprenditore cilentano che poi entra nel dettaglio della questione. «Ho letto ricostruzioni fantasiose e cattiverie gratuite che reputo assurde e fuori luogo. Io sono da 30 anni amministratore della Cogea Impresit srl, non da ieri. Appalto lavori in tutta la Regione e dapprima in tutta Italia, quindi a Capaccio come a Caserta, Mercato San Severino, Salerno, Battipaglia, Casal Velino e in tanti altri comuni in cui la mia impresa ha gareggiato, vinto ed eseguito i lavori chiusi tutti con collaudo positivo».
Le ricostruzioni contestate
L’imprenditore non ci sta e contesta alcune ricostruzioni: «Ho letto che avrei fatto il contratto di subappalto della Fondovalle o chiesto intercessioni. Nel precisare che ho partecipato alla gara d’appalto posizionandomi quarto in graduatoria, faccio presente che già tale partecipazione è un impedimento all’aspirazione a un fantomatico subappalto. Ciò detto, non ho mai chiesto intercessioni a chicchessia né tantomeno avuto contatti con le ditte vincitrici per qualsivoglia motivo. La Cogea Impresit non esegue lavori di subappalto ma abitualmente lavori appaltati direttamente». Il titolare della Cogea Impresit conclude: «Sono fiducioso che la magistratura nel più breve tempo possibile accerterà la mia totale estraneità ai fatti contestati».
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