Salernitano, con una vita tra l’Italia e gli Usa, tra la passione per i motori e il suo importante lavoro di promotore di vini della Campania: in poche ore si è visto tutto quanto aveva seriamente danneggiato dall’uragano Milton. Sulla sua villetta in Florida è stata scaraventata dalla furia del vento una maestosa quercia del giardino e così ora ha bisogno di ripartire. Marco Kornfeld, 54 anni, nato a Salerno ha vissuto una vita avventurosa così come la sua famiglia: nonno Marco, figlio di un’agiata famiglia di banchieri austriaci, fu costretto a fuggire via per le persecuzioni naziste.
Una parte dei suoi familiari è finita in Svezia, il nonno arruolato con l’Esercito Britannico finché, da giovane, sbarca a Salerno come interprete (parlava cinque lingue) e si innamorò della salernitana Bianca Amato. Da qui il figlio, noto commerciante di casalinghi e di abbigliamento a Salerno. Poi una quarantina di anni fa diventa uomo di fiducia dei ristoranti messi su negli Usa dal fratello dagli anni Settanta, tra cui il famoso “Pane e cioccolata” al quale si ispirò il noto film interpretato da Nino Manfredi. A Salerno erano rimasti Barbara (ancora oggi vive in città), diventata autrice e regista per la Zdf, Bbc, Mediaset e Discovery Channel, e Marco che aveva una grande propensione per il motocross e la meccanica. Lo zio ristoratore dei vip negli Usa lo chiamò a frequentare il college negli Stati Uniti e coltivare le sue passioni per il motocross. Poi oltreoceano è rimasto, sposando poi una reporter di Associated Press, attualmente scrittrice.
In questi anni è diventato un punto di riferimento per la promozione dei vini della Campania. Molti produttori devono molto a Marco che ha conservato una grandissimo affetto per Salerno e la sua Regione che promuove in ogni modo. Ora, purtroppo, vive un momento di difficoltà per ricostruire casa, in attesa del futuro risarcimento danni da parte delle assicurazioni per ricominciare a rappresentare i vini campani, essendo in pratica un ambasciatore della nostra economia.
Gli amici salernitani si sono resi promotori di una sottoscrizione per consentire un celere recupero della sua attività, in un territorio comunque pesantemente colpito dal passaggio dell’uragano che ha seminato danni e morti. Gli amici sono anche preoccupati perché non sarà facile orientarsi nel marasma burocratico per chiedere i «risarcimenti con a rischio di perdere il frutto dei sacrifici dell’intera esistenza e ripartire da zero – anticipando i costi senza sapere a quanto ammonterà il contributo ammesso poi a rimborso assicurativo – in un luogo senza radici, proprio come la quercia in giardino. Sarebbe bello se la Regione Campania, ed in particolare la città di Salerno, sostenessero questo loro figlio in difficoltà oltreoceano, affinché possa presto ricominciare le sue attività di assemblatore di moto, meccanico e soprattutto promotore dei vini italiani in Usa».
La sottoscrizione promossa dagli amici testimonia la solidarietà e l’affetto per un “ambasciatore” della Campania. Un aiuto che gli permetterebbe di ripartire, non solo come meccanico e assemblatore di moto, ma soprattutto come prezioso promotore dei vini campani negli Usa.