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Salerno, bagni pubblici tra assenze e sos sicurezza

di Eleonora Tedesco
Niente toilette a via Vinciprova: soluzioni di fortuna nelle aiuole e al market. Uomo rapinato nella struttura del lungomare
Salerno, bagni pubblici tra assenze e sos sicurezza

Sarà il fatto che in questo punto della città in cui si beve il caffè a un prezzo “d’altri tempi” o, probabilmente anche la posizione strategica, a ridosso del terminal dei bus. E poi ci sono il campetto e la chiesa. Fatto sta, che il chioschetto di via Vinciprova è frequentato da una platea di salernitani che va dai più piccoli agli anziani, con l’aggiunta dei turisti che arrivano o partono alla volta di Napoli e della Costa d’Amalfi. A qualsiasi ora del giorno e della sera si trovano i bimbi accompagnati da madri o padri attratti dalle giostrine, ci sono gli anziani e si sente anche parlare in lingue diverse dell’italiano.

E poi c’è un signore che, a dispetto dell’apparenza, trascorre sulle panchine giornate e notate. Insomma, il chiosco di via Vinciprova e tutta la zona circostante sono una sorta di snodo attorno al quale si incontra e si sfiora una umanità varia che compone innanzitutto un quartiere densamente popolato. Nonostante ciò, non è a disposizione una toilette pubblica. Il titolare del chiosco avrebbe anche sollecitato il Comune per un intervento, offrendosi anche di garantire la sanificazione, ma non c’è stato nulla da fare. Con il risultato, come raccontano alcuni cittadini che frequentano la zona, «che non mancano i casi in cui le aiuole vengono usate come wc». E, così, al degrado complessivo della zona con il campetto di calcio cadente e un cantiere aperto da mesi e parecchio ingombrante, si aggiunge anche una mancanza di servizi che penalizza soprattutto le persone più anziane. «Con grande disponibilità il titolare del supermercato mette a disposizione le chiavi del suo bagno, ma non è civile andare avanti così». Tra l’altro, al di là della mancanza di un bagno pubblico, è già comunque un’impresa arrivare fino al chiosco considerando che i marciapiedi sono tutti rialzati dalle radici degli alberi.

E se a via Vinciprova mancano le toilette pubblicche, i bagni comunali del lungomare si confermano essere tra i luoghi più insicuri e meno controllati della zona. A dispetto del cartello che avvisa della presenza della telecamera di videosorveglianza, lì sotto accade un po’ di tutto: dall’adescamento al consumo di stupefacenti. Negli scorsi giorni, tra l’altro, una persona ha subito una rapina da un energumeno che gli ha bloccato l’uscita e gli ha portato via il portafogli. «Ma lei non poteva trovarsi un altro bagno…», è stato il commento che la vittima della rapina si è sentita dire da uno degli agenti della Questura di Salerno accorsi sul posto. Un’affermazione che ha profondamente offeso il signore ma che, soprattutto, non tiene in considerazione il fatto che i turisti passeggiano preferibilmente proprio sul lungomare e, considerando che è disponibile, potrebbero decidere di usufruire anche loro di un servizio pubblico che, come in tante altre città italiane, è perfettamente efficiente. Meglio sarebbe, a questo punto, togliere il segnale della telecamera e posizionare un cartello di pericolo, considerando che pare impossibile una diversa attività di deterrenza e di controllo.

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