Nuove ed inquietanti rivelazioni emergono da un altro interrogatorio del 29enne scafatese Giuseppe Di Dato, collaboratore di giustizia, che ha fornito informazioni fondamentali riguardanti una rete criminale attiva tra Scafati, Pompei e altri territori della provincia di Salerno. L’organizzazione del cosiddetto clan Famiglia, ben strutturato e articolato, si occupava di traffico di droga, furti d’auto e altre attività illecite. Le rivelazioni, emerse durante un interrogatorio condotto dai sostituti procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, Elena Guarino e Carlo Rinaldi, hanno scoperchiato una complessa trama di connessioni e crimini.
Ruoli e dinamiche
Durante il lungo interrogatorio presso la casa circondariale di Ariano Irpino, Di Dato ha fatto i nomi dei principali affiliati all’organizzazione criminale, spiegandone i ruoli e le dinamiche.
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