Skip to content

Katia Ricciarelli “tenorizzata” a Eboli

di Francesco Faenza
Poco pubblico e la svarione nella presentazione rendono la serata un flop
Katia Ricciarelli “tenorizzata” a Eboli

Signori e signori, ecco a voi il tenore Katia Ricciarelli”. Uno dei più grandi soprani italiani, conosciuta in tutto il mondo, è stata presentata così domenica, nel chiostro del museo di Eboli, con una clamorosa gaffe. Come se fosse un cantante lirico di sesso maschile. Un tenore, appunto. E non un soprano, autentica voce femminile. La Ricciarelli ha fatto buon viso a cattivo gioco. La serata, un po’ ventosa, del resto non era iniziata bene. Anzi. Del pubblico, nemmeno l’ombra. Il sipario, nel centro storico, si è alzato in ritardo perché le sedie in platea erano copiose ma vuote.

Per il più grande soprano (tenorizzato a Eboli) si erano mossi pochi affezionati spettatori. E così il sindaco ha iniziato un tam tam di telefonate per sensibilizzare consiglieri comunali e assessori. Primo ostacolo, la domenica fuori porta con la famiglia. Secondo ostacolo, la partita del Napoli calcio in tv. Terzo ostacolo, un venticello freddo ha impigrito sia i politici che i dipendenti comunali richiamati al museo. Lo spettacolo si è tenuto. Con Ricciarelli non proprio ispirata. Insieme a una lezione di canto per non confondere le voci, il sindaco ha promesso all’ex moglie di Pippo Baudo che per il prossimo concerto ingaggerà un social media manager. Così da evitare la platea vuota per il soprano (non tenore) più famoso d’Italia.

Leggi anche