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Semaforo della vergogna a Salerno, i lavori dopo quattro mesi

di Alessandro Mosca
Proteste e incidenti, affidati gli interventi da 45mila euro per l’impianto tra via Dei Mille e via Medaglie d’Oro
Semaforo della vergogna a Salerno, i lavori dopo quattro mesi

La speranza dei residenti e degli automobilisti che ogni giorno “affrontano” l’incrocio fra via Dei Mille e via Medaglie d’Oro, nel cuore della zona orientale di Salerno, è che il giallo lampeggiate possa sparire in pochi giorni. A mesi di distanza dalla rottura dell’impianto – era lo scorso maggio quando è andato ko – e nonostante i tanti – praticamente quotidiani – incidenti stradali verificatisi all’intersezione con tanto di proteste dei cittadini e di alcuni consiglieri comunali esasperati, il Comune finalmente mette mano al semaforo “maledetto”. Il dirigente del Settore Mobilità di Palazzo Guerra, Luigi Mastandrea, negli ultimi giorni ha firmato la delibera con cui si affidano gli interventi di riparazione dell’impianto: i lavori sono stati aggiudicati alla ditta “S.B.S. srl” di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, per 45mila euro.

Nel documento pubblicato nelle scorse ore, il Comune riepiloga tutta l’annosa vicenda: «Attualmente l’impianto semaforico ubicato all’incrocio di Via Dei Mille e via Medaglie d’Oro risulta non funzionante comportando problemi alla viabilità sia pedonale che veicolare – si legge nella premessa del documento prima di entrare nel dettaglio delle lavorazioni necessarie -. L’intervento da realizzare riguarderà anche l’installazione e messa a punto di software di gestione da remoto, con la realizzazione di tutte le opere connesse (scavi, posa di cavidotti, rinterri, fornitura e posa in opera di apparecchiature elettroniche) oltre alla sostituzione di tutte le lanterne semaforiche, veicolari e pedonali». Dall’Ente, poi, c’è un ulteriore invito a fare presto: «Tali lavori, essendo di particolare importanza, devono essere svolti tempestivamente e si impongono al fine di tutelare la sicurezza veicolare e pedonali». Adesso, dunque, non si attende altro che la “consegna del cantiere” alla società della provincia di Napoli per procedere ai lavori.

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