Tensione sabato sera al santuario dei Santissimi Cosma e Damiano di Eboli pochi minuti prima di uno spettacolo musicale. A spiegare cosa sia successo è un esponente del coro che si doveva esibire proprio nella chiesa sulla collina ebolitana: «Siamo andati al santuario per cantare, siamo stati cacciati da un frate dal parcheggio senza rispetto. Quel parcheggio è comunale, è ubicato sotto la casa del Pellegrino che è di proprietà del Comune. Un atteggiamento superbo e incomprensibile, quello del religioso. Eravamo lì per una manifestazione che si è tenuta proprio nel santuario», ha affermato.
A quanto pare il frate non ha voluto sapere ragioni. «Tutti via», avrebbe detto il religioso agli attoniti coristi. «Come se nel centro storico di Eboli ci fossero gli spazi per sostare con facilità», è stata la protesta successiva dei cantanti. Della carità cristiana predicata dal pulpito, nessuna traccia. Al di là della morale religiosa, c’è un problema giuridico: perché i frati hanno le chiavi di un parcheggio comunale? La domanda è stata rivolta all’assessore Vincenzo Consalvo, responsabile del Patrimonio comunale: «Prima voglio capire cosa sia successo in maniera ufficiale – ha spiegato sabato l’esponente politico -. Lunedì (oggi per chi legge, ndr) parlerò con i responsabili dell’ufficio comunale e con i frati».