Quando si alza dal solito posto tra i banchi dell’opposizione e inizia a parlare all’Aula dei consiglieri riuniti per il Consiglio, confessa di essere ancora scossa e profondamente turbata per il tentato scippo subito poco prima. Perché a “salvare” la consigliera Elisabetta Barone dal vedersi sottratta malamente la borsetta è stata soltanto la casualità, la decisione del marito di accompagnarla, scortato anche dal cane. «Mi trovavo all’altezza di San Michele, ai Mutilati – ha raccontato la consigliera – quando si è avvicinato un ragazzino, non poteva avere più di 16 anni, che mi ha guardato con l’intenzione chiara di sottrarmi la borsa. Nello stesso istante, per fortuna, ha capito che poco più avanti c’era mio marito e, probabilmente, solo per questa ragione ha desistito dall’intento, scappando via».
A turbare la consigliera e dirigente scolastica, però, non è stata tanto la paura o il timore di essere strattonata fino a cadere sulla stessa spalla dove aveva avuto già problemi ma è stata soprattutto la giovane età del ragazzo. «Se al posto mio – continua scusandosi con i colleghi consiglieri per l’emozione ancora viva – ci fosse stata una donna con un bambino o una persona anziana, non oso immaginare che cosa sarebbe successo». E il tentativo di scippo subito – in pieno giorno e nel cuore della città – dalla consigliera Barone è stato l’acme di una serie di interventi, arrivati dai banchi dell’opposizione, in cui è stato più volte denunciato come il problema della sicurezza stia diventando un allarme. «Non siamo nella Striscia di Gaza», è stata la risposta immediata del sindaco VincenzoNapoli (accompagnata dalle proteste di parecchi consiglieri) che poi ha cercato di argomentare ricordando l’attivazione del presidio fisso della polizia municipale a piazza Amendola contro i parcheggiatori abusivi e auspicando gli ormai leggendari controlli interforze.
Ma l’unico vero scontro tra i consiglieri si è consumato sulla necessità di autorizzare la copertura con una vetrata di un terrazzo del fabbricato del Dipartimento di salute mentale dell’Asl Salerno in via Martin Luther King, a Mariconda. A far discutere i consiglieri per oltre un’ora non è stato tanto il valore dell’intervento su cui sono tutti d’accordo e nemmeno il fatto che si determina un aumento di volumetrie, piuttosto il fatto che, su indicazione degli uffici tecnici, non sono stati avvisati i privati che possono essere interessati dalla nuova costruzione (da realizzare con un permesso in deroga) nonostante non ci sia alcuna urgenza, considerando che la richiesta di ampliamento risale a gennaio. Un passaggio che per la consigliera del Movimento 5 Stelle, Claudia Pecoraro , rende l’atto non conforme a quanto previsto dalla norma ed espone il Comune ad eventuali ricorsi al Tar in cui sarebbe soccombente. «I cittadini salernitani meritano trasparenza e atti corretti», ha ribadito in Aula la consigliera sostenuta anche dagli altri colleghi avvocati seduti in Consiglio.
Confronti tra maggioranza e opposizione che, tuttavia, si sono rivelati semplici scaramucce rispetto alle crepe importanti che si sono registrate proprio nella squadra del sindaco. Se, però, l’astensione di Gennaro Avella del Psi sui provvedimenti finanziari passa quasi in sordina, esplode il caso Sara Petrone. Come aveva annunciato al suo insediamento in corso di consiliatura, infatti, non avrebbe avallato provvedimenti – soprattutto di carattere economico e urbanistico – dei quali non aveva condiviso la genesi e le soluzioni. Una posizione che ha mantenuto durante tutti i Consigli. Ma la sua astensione di ieri ha scatenato le ire di alcuni colleghi consiglieri del gruppo dei Progressisti che hanno imposto al capogruppo Luca Sorrentino di intervenire (in maniera inusuale) per chiedere alla consigliera “dissidente” un chiarimento definitivo. Confronto che, come la Petrone stessa ha chiesto, ci sarà ma con il primo cittadino che ha garantito che, successivamente, riferirà in Aula. Ma diverse sono state le raccomandazioni arrivate dalla maggioranza al sindaco tanto da spingere il consigliere Corrado Naddeo ad evidenziare come la squadra del sindaco stia mostrando delle chiare crepe. Sul fronte politico, poi, si registra l’addio di Michele Sarno con l’ingresso di Ciro Giordano eletto con Rinascita. Surroga che sancisce l’uscita di Fratelli d’Italia dal Consiglio comunale salernitano.