«All’epoca dei fatti era capace d’intendere e di volere». Summa della perizia psichiatrica sulle facoltà di Alfredo Erra, il 42enne di Pontecagnano Faiano che il primo marzo del 2022 uccise con un colpo di pistola la sua ex, l’allora 30enne Anna Borsa, nel salone di bellezza in via Tevere. Nella mattinata di ieri Ferdinando Pellegrino, specialista incaricato dalla Corte d’assise di Salerno (presidente Vincenzo Ferrara) ha illustrato le risultanze delle visite condotte nella casa circondariale d’Avellino, dov’è detenuto l’omicida (difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora), in compagnia di Francesca Vuolo, ausiliare psicologo. Anche la capacità processuale può essere «esercitata consapevolmente», attenendosi a quanto annotato dal perito.
La diagnosi
Al killer è stato comunque diagnosticato un disturbo dell’adattamento con umore depresso. Sul piano psicologico, Erra presenta una «moderata compromissione del sé e della personalità»: nelle scale cliniche considerate manifesta punteggi elevati in riferimento all’ipocondria, all’isteria, alla deviazione psicopatica, alla paranoia, alla psicastenia, alla schizofrenia e all’ipomania. Pellegrino scrive di «un disturbo dell’adattamento con umore depresso», ma ci tiene a chiarire che ogni elemento rilevato a proposito della personalità del 42enne «non appare in concreto tale da aver potuto compromettere totalmente o gravemente la capacità sia di percepire il disvalore del fatto commesso che di recepire il significato delle relative conseguenze».
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