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Assunzioni, caccia a 21mila lavoratori in provincia di Salerno

di Gaetano de Stefano
Boom di richieste fino a novembre: mancano i candidati, la crisi più forte per gli “specializzati”
Assunzioni, caccia a 21mila lavoratori in provincia di Salerno

Sono 21.880 i lavoratori ricercati dalle imprese, a Salerno e provincia, nel trimestre settembre – novembre, con un contratto a tempo determinato superiore a un mese o a tempo indeterminato, con un tasso d’entrate del 3,8%, al di sotto della media regionale, che è del 4%, ma comunque al di sopra di quella nazionale (3,9%). È quanto emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Scendendo nei particolari, le assunzioni previste riguardano, per il mese di settembre (7190) per il 16,8% dirigenti, professioni specializzate e tecnici: per il 34,5 impiegati, professioni commerciali e nei servizi; per il 32,7 operai specializzati, conduttori di impianti e macchine; per il 15,9% professioni non qualificate.

La crescita dei servizi

A trainare la crescita prevista, a livello nazionale, per il mese in corso è il settore dei servizi: 386mila i contratti programmati (+3,9% rispetto a 12 mesi fa), e oltre 1 milione nel trimestre, con l’apporto determinante per la crescita occupazionale proveniente dalle imprese turistiche (+21,4% a settembre) e da quelle commerciali (+25,4%). Frena, invece, la domanda delle imprese industriali sia a settembre (152mila, -7mila entrate rispetto a un anno fa; -4,6%), sia nel trimestre (418mila entrate, -25mila entrate; -5,7%). In particolare, a settembre le imprese del manifatturiero sono alla ricerca di circa 98mila lavoratori (-1,0%), mentre le imprese delle costruzioni ne ricercano oltre 54mila (-10,5%).

La mancanza di candidati

Il fenomeno della mancanza di figure specializzate resta, comunque, uno dei maggiori problemi. A settembre, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per oltre 254mila assunzioni (il 47,2% del totale), soprattutto a causa della “mancanza di candidati” (30,4%). I gruppi professionali con mismatch più elevato sono gli operai specializzati (65,6% la quota di entrate difficili da reperire), i dirigenti (61,4%), le professioni tecniche (52,9%) e i conduttori di impianti fissi e mobili (51,5%). Tra le figure più difficili da trovare gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (79,0%), i fabbri ferrai costruttori di utensili (78,8%), gli attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (76,0%) e i fonditori, saldatori (73,3%). Difficili da reperire anche i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (71,9%), i meccanici, montatori e riparatori (69,5%), gli operatori della cura estetica (66,3%) e i tecnici in campo ingegneristico (65,6%).

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