L’ultimo incontro tra i vertici della Soprintendenza e i tecnici del Comune risale all’inizio del mese di luglio senza che si fosse arrivati ad alcuna decisione concreta. Il cantiere di Fratte dove sono stati portati via ormai tutti prefabbricati in amianto, intanto, è fermo e – soprattutto – non sono chiare le intenzioni dell’amministrazione rispetto all’immediato destino dell’area considerando che, con il ritrovamento di tre pugnali di età probabilmente neolitica, quella parte della città ha assunto nuovamente un forte interesse archeologico. «Lì insiste – ricordava il sindaco, Vincenzo Napoli in un’intervista a “la Città” – il progetto di Mario Cucinella, architetto di chiarissima fama, che ha immaginato un centro polifunzionale molto bello da realizzare in quell’area». Allo stesso tempo, aveva sottolineato il primo cittadino, «sono stati trovati dei reperti archeologici – mi dicono – assolutamente importanti quindi mi recherò al più presto sul posto per un sopraluogo con l’ingegnere Giovanni Micillo, dirigente del settore Opere e Lavori Pubblici e con la soprintendente Raffaella Bonaudo». In realtà, il sopraluogo finora non c’è stato. Anzi, sembra che tutto si sia fermato.
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Salerno, il “tesoro di Fratte” ancora nell’oblio: i lavori al palo
di Eleonora Tedesco
Pugnali antichi ritrovati nel cantiere del bando Periferie: verifiche ferme da luglio, gli interventi restano congelati
- Pubblicato il 10 Settembre 2024
- Tags: Fratte, salerno, scoperte archeologiche
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