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Wc ko in una scuola di Eboli, trovati anche preservativi

di Francesco Faenza
Piccata la risposta del Comune alle polemiche dei genitori
Wc ko in una scuola di Eboli, trovati anche preservativi

Disabili senza assistenza specialistica, in classe. Alunni senza bagni nei corridoi. Inizia male, molto male, l’anno scolastico a Eboli. Alle proteste dei genitori, presentate via posta elettronica certificata, giorni fa, arriva la risposta piccata dal Comune: «Se i vostri figli danno fuoco ai bagni, possiamo fare davvero poco». Muro contro muro, il braccio di ferro è servito.
Pochi giorni fa un gruppo di genitori ha scritto una nota molto dura al Comune, per sapere se i bagni danneggiati e fuori uso a maggio siano stati riparati. I bambini di una scuola media del centro, particolarmente vivaci, si ritroverebbero con tre servizi igienici fuori uso. Per utilizzare l’unico bagno attivo, bisogna fare la fila. La condizione in cui versa l’unica toilette disponibile a scuola, è facile da immaginare.
Protestano gli alunni, alzano la voce i genitori. Ma a quanto pare, la soluzione non è semplice da adottare.
Piccata la risposta del Comune.
Uno dei bagni da rimettere a posto, è stato dato alle fiamme con un accendino. «E non finisce mica qui la casistica dei danni – spiegano in Comune – in alcuni bagni hanno ostruito gli sciacquoni con la carta igienica». E questo, a quanto pare, è l’esempio meno grave d’inciviltà tra gli alunni. «Spesso le ragazze intasano tutto con gli assorbenti». Altro fenomeno che si ripete senza soluzione di continuità. La novità arriva pochi secondi dopo: «La sorpresa dell’anno scolastico concluso a maggio, sono stati i preservativi. Abbiamo trovato anche quelli a ostruire la colonna fecale».

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