«Non ti preoccupare, non ti faccio soffrire». Parole che l’ex bidella di Giffoni Valle Piana avrebbe pronunciato al marito prima di sferrargli le coltellate. Voleva ucciderlo perché, al rientro dal supermercato, dov’erano andati insieme a fare la spesa, s’era disteso sul divano lamentandosi per le sue condizioni di salute. Non sopportava più l’atteggiamento del marito. Rimane in carcere M.C., 68 anni, che ha conficcato più volte un grosso coltello alla schiena del partner, R.A., 77. Lo ha deciso ieri mattina, all’esito dell’udienza di convalida, il gip Marilena Albarano, accogliendo la richiesta avanzata dal pm Gianpaolo Nuzzo. Proprio alla vigilia del tentato omicidio, uno pisichiatra aveva diagnosticato alla donna, difesa dall’avvocato Enrico Tedesco, un disturbo dell’umore con sgretolazione emotiva e comportamentale, prescrivendole una cura ad hoc.
La vittima, dal letto d’ospedale, ha riferito ai carabinieri della Stazione di Giffoni Valle Piana (maresciallo Luigi Ferri), coordinati dalla Compagnia di Battipaglia (capitano Samuele Bileti) d’essere stata aggredita all’improvviso alle spalle dalla moglie mentre si trovava sul balcone. È stato lui a ricordare le parole della moglie antecedenti alle coltellate: «Non ti preoccupare, non ti faccio soffrire». Ieri mattina, nel corso dell’interrogatorio, l’ex bidella s’è detta molto dispiaciuta per quanto accaduto e per le conseguenze che il gesto avrà sull’intero nucleo familiare.
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