Tenendo conto del costo del carburante, è plausibile ipotizzare che la banda di ladri specializzati sgominata due notti fa dai carabinieri abbia imbastito affari d’oro. Poco meno d’un mese fa la piaga del diesel trafugato dai malviventi, capaci di vuote i mastodontici serbatoi degli autobus che circolano lungo le strade di Battipaglia, era finita finanche al vaglio del Comune nel corso d’un incontro ad hoc. E una prima risposta è arrivata nella notte tra mercoledì e giovedì, quando i carabinieri hanno identificato e denunciato tre persone coinvolte nei loschi affari. Procedendo a ritroso nel tempo, gli investigatori sono riusciti a ipotizzare la responsabilità dei tre ebolitani, che hanno 25, 42 e 52 anni, almeno nel concorso nel furto della bellezza di 200 litri di gasolio dal serbatoio d’uno dei pullman della flotta d’una rinomata compagnia, in sosta nel maxi-parcheggio ai piedi del PalaZauli, tra via Ionio e via Don Minzoni.
I controlli
Risultato raggiunto dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Battipaglia agli ordini del capitano Donato Recchia, temporaneamente a comando della Compagnia. Il trio d’ebolitani, già noti alle forze dell’ordine, transitava lungo le strade di località San Martino, a Montecorvino Rovella. I militari battipagliesi hanno intimato l’alt a quell’auto, un’Alfa Romeo. E l’hanno perquisita, rinvenendo parecchi indizi capaci di formulare una prova. Anzi, dieci, come le taniche di plastica vuote ch’erano stipate all’interno dell’autovettura: ognuno di quei recipienti ha una capacità di 25 litri. E poi c’erano cacciaviti, coltelli, seghetti, tubi e guanti: il kit da provetti “svuota-serbatoi”.
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