«Attività commerciale». Piero Avallone, gip del Tribunale per i minori di Salerno, descrive così il redditizio giro di spaccio avviato da un battipagliese di 15 anni, che dalle 13,30 di lunedì è in comunità ad Acerra, nel Napoletano. Effetti dell’ordinanza richiesta della competente Procura, capeggiata da Patrizia Imperato, che gli agenti della Squadra investigativa del locale Commissariato della polizia di Stato, diretti dal vicequestore Giuseppe Fedele, hanno notificato all’adolescente, difeso dall’avvocato Luigi D’Uva.

I reati

Il ragazzino, figlio di stimati professionisti battipagliesi, è indagato per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, cedute finanche nelle scuole del territorio. La stessa accusa è mossa a un coetaneo, che nel corso dell’annessa perquisizione è stato trovato in possesso di 49,8 grammi d’hashish, prontamente sequestrati, e trasferito al centro di prima accoglienza di Napoli. Il primo, invece, è finito in comunità all’esito d’articolate investigazioni, partite alle 19 del 15 maggio, quando gli agenti della Squadra investigativa sorpresero l’adolescente su una panchina nella villetta comunale di via Domodossola con un altro giovanissimo: non appena visti i “falchi” consegnò al compagno un barattolino di latta contenente appena 7,03 grammi. Quest’ultimo fu fermato dagli agenti: rivelò subito nome, cognome e indirizzo dell’amico. Disse che, alla vista dei poliziotti, gli aveva chiesto di nascondere il materiale nel suo borsello.

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