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Battipaglia, trans rapinate dal branco in litoranea

di Carmine Landi
Accerchiate da quattro banditi marocchini alla tabaccheria: presi appena 30 euro. Contuse ma non denunciano
Battipaglia, trans rapinate dal branco in litoranea

Le 6,20 del mattino. Albeggiava ancora quando i carabinieri sono arrivati in località Lido Lago di Battipaglia, a due passi dal mare. Era appena stata perpetrata una rapina. Esiguo il bottino: appena 30 euro e una tessera sanitaria. Le vittime, però, portavano ancora addosso i segni della colluttazione. Le contusioni e i lividi sul corpo: hanno deciso di non ricorrere alle cure dei sanitari. Per la verità non hanno neppure voluto sporgere denuncia contro gli aggressori. È avvolto da un alone di mistero il raid di mercoledì mattina, infarcito di se e di condizionali. La sommaria versione che gli investigatori sono riusciti a strappare alle due vittime, due transgender di 48 e di 30 anni, è quella d’una rapina perpetrata da un branco di giovani: dovrebbero aver agito in quattro. Ed essere tutti di nazionalità marocchina.

L’episodio si sarebbe verificato ai piedi d’un distributore automatico alle porte d’una tabaccheria nei pressi dell’hotel Sabbiadoro, lungo la litoranea di Battipaglia, a pochi passi dal confine con il territorio comunale di Eboli. Le due vittime, entrambe battipagliesi, stavano comprando le sigarette quando sarebbero state accerchiate dal branco di banditi. Il quartetto di malviventi avrebbe sottratto loro un borsello contenente 30 euro e la tessera sanitaria utilizzata per poter comprare i tabacchi. Di lì sarebbe nata una colluttazione, nella quale le due trans avrebbero riportato le misteriose contusioni. Non hanno collaborato con le forze dell’ordine: neppure hanno voluto sporgere denuncia. E il raid s’è tinto di giallo. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Sezione radiomobile (maresciallo Domenico Trombetta ) del Norm (capitano Donato Recchia ) della Compagnia di Battipaglia, agli ordini del capitano Samuele Bileti.

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