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Battipaglia, bottigliate in centro: violenza senza fine

di Carmine Landi
Rissa in piazza, poi lite coi cocci di vietro: uno fugge, all’altro 30 giorni di prognosi. Gli esercenti: «Così si chiude»
Battipaglia, bottigliate in centro: violenza senza fine

«Prima o poi ci scappa il morto». Funesto presagio degli attoniti battipagliesi che popolano piazza della Repubblica e piazza Borsellino, terre di nessuno nel cuore della città. Lo dicono i nottambuli di mezzanotte e mezza, che assistono al trambusto al chiar di luna, e lo ripetono i mattinieri del giovedì, fissando sconcertati le manate di sangue che imbrattano i marmi di fioriere e fontane usate per provare a sciacquarsi le ferite. Postumi dell’ennesima maxi-rissa in centro ripuliti dagli operai di Alba: i protagonisti, ancora, sono cittadini extracomunitari. Gli effetti, ancora, sono quelli dell’alcol. Le armi, ancora, sono bottiglie di birra troppo agevolmente reperite in qualche h2. Anche dopo mezzanotte.

Il luogo della rissa

I feriti

Il bilancio ufficioso è di due feriti. Quello ufficiale, invece, ne riporta soltanto uno, perché l’altro principale contendente s’è volatilizzato nel nulla quando ha udito il frastuono delle sirene d’un paio di pattuglie del locale Commissariato della polizia di Stato, agli ordini del vicequestore Giuseppe Fedele. In piazza Borsellino, proscenio finale d’una zuffa iniziata nella vicina piazza della Repubblica, capace di coinvolgere almeno sette cittadini di nazionalità marocchina, è rimasto solo il maghrebino classe ‘99. Aveva il volto ammantato dal sangue. Al cospetto delle forze dell’ordine è svenuto tre volte: sono sopraggiunti i sanitari del 118 (Croce verde) che hanno trasportato il malcapitato al pronto soccorso del Santa Maria della Speranza.

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