Non è ben chiara la ragione e non sarà legata al personale considerando che la Fondazione Scuola Medica Salernitana ha rinunciato al supporto dei volontari che la cooperativa sociale Galahad metteva a disposizione da anni e che aveva formato proprio ad hoc. Fatto sta che sia durante il periodo della mostra dedicata a Letizia Battaglia che durante tutto il periodo di Salerno Letteratura, l’emeroteca digitale e la biblioteca digitale realizzate a Palazzo Fruscione sono rimaste chiuse. «Avrà riaperto i battenti ora che le due manifestazioni sono finite», diceva qualcuno.
La sorpresa
Invece no, tant’è che ieri – quando nessuna manifestazione era in calendario – l’emeroteca era comunque chiusa. E spenti i computer con tanto di abbonamento alle varie testate che il Comune continua comunque a pagare oltre ai fondi pubblici che sono stati destinati alla biblioteca e all’emeroteca di Palazzo Fruscione che, probabilmente, hanno realmente funzionato soltanto nel giorno dell’inaugurazione. Invece, si sarebbe dovuto trattare di uno spazio sempre aperto, smart, dove poter non solo consultare i giornali ma per poter lavorare. e, allo stesso tempo, rendere sempre fruibile uno dei luoghi più importanti della città. Peggio ancora, accanto all’emeroteca lo spazio che rientra nell’ambito delle sedi storiche della Scuola medica salernitana sarebbe dovuto essere anche un hub turistico.