La mancanza dei titoli professionali richiesti dalla determina dirigenziale e un problema legato alla sottoscrizione dell’offerta economica sono costati il primo posto nell’ambito della gara d’appalto per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori di recupero e riconversione dell’ex ProfAgri in nuovi alloggi destinati ad edilizia residenziale e popolare e al co-housing. Spunta un intoppo, dunque, nell’intervento – finanziato con i fondi del Pnrr – che prevede la riconversione dell’istituto scolastico di via delle Calabrie, al confine con il territorio comunale di Pontecagnano Faiano.
L’appalto
Alla gara d’appalto indetta mediante procedura negoziata (quindi senza bando) hanno risposto con delle offerte in totale cinque società tra le quali è risultata vincitrice un raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dalla Allegretti, la società di costruzioni di Castel San Giorgio, di cui fanno parte anche tre professionisti, uno dei quali indicato come “giovane professionista” così come richiesto nel bando. Ebbene, una volta avviati i controlli da parte degli uffici di Palazzo Guerra per aggiudicare l’appalto, il responsabile del procedimento ha rilevato problemi che hanno determinato l’esclusione della ditta dalla gara.
La determina
In particolare, si legge nella determina di esclusione della cordata, è emersa «la carenza del requisito di idoneità professionale in capo al giovane professionista il quale non è in possesso del diploma di laurea in ingegneria o architettura e dell’iscrizione al relativo ordine professionale, in difformità a quanto prescritto» oltre che «la mancanza dell’effettiva partecipazione del giovane professionista all’incarico di progettazione “quale progettista”». In sostanza, il giovane professionista avrà anche un grande talento per il mondo delle costruzioni ma non ha le carte in regola per mettere la propria firma sulla progettazione di un’opera, a maggior ragione se pubblica.