Il Comune di Firenze esclude conseguenze dalla circostanza, che emerge oggi sui media, che la società di costruzioni Cobar di Bari (Costruzioni Barozzi) sia stata interdetta per un anno dal partecipare ad appalti nell’ambito di un’inchiesta della procura di Salerno per presunta frode in pubbliche forniture. La Cobar fa parte del raggruppamento di imprese che ha vinto l’appalto dei lavori di ristrutturazione e restyling dello stadio Artemio Franchi di Firenze, ma è anche una delle imprese coinvolte nell’appalto per la nuova ‘cittadella giudiziaria‘ di Salerno raggiunte da una misura interdittiva di divieto a contrattare con la Pubblica amministrazione della durata di un anno. La misura è disposta dal tribunale campano in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa degli enti.
L’appalto
Al riguardo Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, fa sapere che “trattandosi di appalto con lavori in corso, già contrattualizzato ed essendo una ‘misura cautelare’, non si riscontrano motivi ad oggi per sospendere o rallentare i lavori, tenendo anche conto che è stata avanzata dalla ditta richiesta di riesame” al tribunale del riesame di Napoli e “che sarà discussa a breve“. Secondo la procura di Salerno, Cobar e altre tre ditte avrebbero fornito beni e materiali di tipo diverso da quelli indicati nel contratto d’appalto per la cittadella giudiziaria.