Ha gettato le ancore al Molo Manfredi di Salerno alle 19.25 la nave Geo Barents della Ong Medici Senza Frontiere per il 34esimo sbarco di migranti in città. A bordo 84 persone (fra cui 20 minori, ben 19 sono non accompagnati e c’è anche un bimbo molto piccolo) tratte in salvo in una doppia operazione effettuata nel pomeriggio di venerdì al largo delle coste di Malta. I migranti, secondo quanto riferito a bordo, erano partiti a bordo di un barchino in vetroresina e di un gommone dalle coste libiche. Allo scalo salernitano è stata allestita la solita macchina dell’accoglienza coordinata dalla Prefettura e dal Comune di Salerno. Sul posto anche le forze dell’ordine per le verifiche del caso.

«C’e’ un bimbo molto piccolo accompagnato. Poi, c’e’ una ragazza minore di 17 anni che rimarrà in gestione al Comune di Salerno. C’e’ anche il nostro servizio antitratta, insieme all’Arci. Faremo in modo di capire anche se, soprattutto per le donne, ci siano stati violenze o abusi». Lo dice l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Salerno, Paola de Roberto. «Anche questa volta siamo operativi. I numeri sono ragionevoli, per cui non dovremmo avere grosse difficoltà. Come Comune e come Politiche sociali, in particolare, accoglieremo prevalentemente i minori», spiega l’esponente della Giunta, aggiungendo che «siamo in attesa di capire bene le età di questi ragazzi. Sappiamo che si sono dichiarati maggiori di 14 anni, ma sembrerebbe che ci sia qualche dubbio in merito».

Quanto alla sistemazione dei minorenni, de Roberto chiarisce che «i minori di 14 anni rimarranno nella gestione del Comune di Salerno su tutto il territorio della provincia. Per gli over 14, invece, ci sarà una collaborazione con i Cas della Prefettura. Come sempre, c’e’ la rete che funziona anche con il terzo settore e il volontariato, quindi come macchina organizzativa funzioniamo e con questi numeri sicuramente non dovrebbero esserci problemi».