Skip to content

Vietri sul Mare, vandali alla Molina sfregiano la Madonna

di Antonio Di Giovanni
La statua era collocata davanti alla chiesa della frazione
Vietri sul Mare, vandali alla Molina sfregiano la Madonna

Neanche i santi e le madonne vengono lasciati in pace dai vandali in azione a Vietri sul Mare. Nel comune alle porte della Costiera amalfitana da tempo è in atto una vera e propria distruzione di opere d’arte e icone sacre. Questa volta è stata distrutta la Madonna di Molina di Vietri sul mare, una delle statue più care ai cittadini della popolosa frazione vietrese. La scorsa notte la scultura è stata divelta e danneggiata, si spera non in maniera definitiva, da vandali che hanno poi lanciato pezzi del monumento sulla strada.

La statua era collocata davanti alla chiesa, ma nemmeno questo ha fermato i teppisti che si divertono vandalizzando i beni cari alla collettività. «Stamattina – le amare parole d’alcune delle anime del comitato “Molina in festa”abbiamo ritrovato la Madonnina sotto le scale della nostra chiesa, i pezzi erano per strada». Il dolore di chi ci tiene tantissimo: «Una persona – continua il racconto – li ha raccolti con le lacrime agli occhi e li ha messi in sicurezza. Questo atto vandalico e spregevole non può essere lasciato impunito. Come associazione daremo tutto il nostro contributo per rimediare al terribile sfregio».

Ammutoliti anche i cittadini di Dragonea che con il Comitato Civico Dragonea si associano ai ragazzi di Molina per l’accaduto: «La nostra più profonda solidarietà per quanto accaduto a Molina per un atto vandalico aberrante, spregevole e blasfemo. Nemmeno più le icone sacre trovano pace in questa società sempre più in balia di gente che di umano ha ben poco. Da credenti pensiamo che la giustizia divina farà la propria parte». Si spera che le telecamere pubbliche o private possano essere di aiuto per risalire ai colpevoli.

Leggi anche

Salerno, appalti e interdittive: svolta alle Fornelle
Frana di Sarno, ferita sempre aperta: nessuno risarcisce il dolore
Quel fango ancora tra noi dopo ventisette lunghi anni