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Case popolari a Eboli, abusivi verso lo sfratto

di Francesco Faenza
Sgomberi al centro del summit tra sindaco e prefetto. Alloggi nuovi non accatastati a Piazza Regione Campania
Case popolari a Eboli, abusivi verso lo sfratto

Nell’incontro sull’ordine pubblico, con il prefetto di Salerno Francesco Esposito, il sindaco di Eboli, Mario Conte ha affrontato anche il problema delle case occupate dagli abusivi. Sono oltre 160 le posizioni insanabili. Cento i decreti esecutivi di sfratto. Zero le famiglie senza diritto cacciate dalle abitazioni che spettano ad altri. Esposito e Conte avrebbero programmato un piano di interventi per effettuare i primi sgomberi. La lista delle istituzioni da coinvolgere è lunga. C’è l’Asl, ci sono le assistenti sociali, ci sono poi le forze dell’ordine, vigili urbani e carabinieri. Sono due i nodi principali. Il rione Borgo, il noto Fort Apache, dove il sindaco non può procedere con la demolizione visto che 29 famiglie su 45 sono abusive. E c’è il nodo rione della Pace dove di recente anche le case con gli ingressi murati, sono state occupate.

I cittadini sono increduli: «Giorni fa – raccontano al rione della Pace – l’Acer ha mandato i bollettini di pagamento a tre famiglie abusive che hanno occupato le case ad aprile. Ma che messaggio è? Si premiano i furbi e si puniscono gli onesti?». È lo Stato che s’inchina da anni ai malviventi. Al rione Borgo così come al Paterno. È il Comune che si arrende a un numero enorme di abusi impuniti. Anche se negli uffici del settore Patrimonio spiegano: «Non gettate la croce addosso a noi. Gli atti che dovevamo fare, sono stati realizzati. Ora tocca alle forze dell’ordine operare. Non possiamo certo cacciarli noi gli abusivi dalle case. I decreti di sfratto ci sono e sono esecutivi». Mesi fa, l’assessore Salvatore Marisei ipotizzò l’utilizzo dell’esercito. Il problema è che il sindaco non sa dove sistemare le famiglie abusive.

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