Il tentativo di rendere le strade cittadine più sicure attraverso l’adozione delle cosiddette “zone 30” (dove il limite massimo di velocità è fissato, appunto, in 30 all’ora) è definitivamente naufragato. A porre la parola fine su questa soluzione che nella città capoluogo è in vigore sulla Lungoirno e sul Lungomare (ma la pratica della “zona 30” è diffusissima anche in altri Comuni della provincia) è il decreto autovelox formato da ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture, Matteo Salvini, che verrà pubblicato stamattina in Gazzetta ufficiale ed entrerà in vigore a partire dal prossimo mese di giugno.
Le disposizioni
Le novità principali sono di fatto tre e riguardano l’autorizzazione per l’installazione degli autovelox; la segnaletica adeguata; e i limiti di velocità. Nel decreto sono stati presi in considerazione anche i casi nei quali l’automobilista può ricorrere alla contestazione immediata della multa. Salvo deroghe, quindi, gli autovelox non potranno essere posizionati su strade in cui limite è inferiore di 20 chilometri orari rispetto a quello previsto dal Codice della strada; e in città non si potranno usare dove il limite di velocità è sotto i 50 chilometri orari.