Allerta dei pediatri italiani per l’epidemia di pertosse che sta colpendo principalmente neonati e lattanti non vaccinati e che ha fatto registrare tre morti dall’inizio dell’anno con un aumento dell’800% dei ricoveri rispetto allo scorso anno. «La pertosse è una malattia fortemente contagiosa e pericolosa, soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati che hanno un maggior rischio di complicanze e di decesso. – afferma la presidente della Società italiana di pediatria Annamaria Staiano – In questa fascia di età la mortalità è compresa tra l’1 e l’1,5%».
L’allarme riguarda anche la Campania
I dati sono resi noti dal Alfredo Guarino, presidente della sezione Campania della Sip: «Abbiamo assistito a un aumento dei ricoveri per pertosse dell’800% rispetto al 2022 e al 2023, che hanno riguardato nella maggior parte dei casi neonati e lattanti non vaccinati sotto i 4 mesi di età. Il 95% delle madri di questi bambini non era vaccinata e l’80% non aveva ricevuto alcuna informazione sulla disponibilità di una vaccinazione prenatale». Per quanto riguarda la Campania «la situazione è abbastanza preoccupante visto che abbiamo registrato oltre 30 ricoveri di lattanti affetti da pertosse nei centri di malattie infettive pediatriche di Napoli».
Come può essere protetto un neonato
Sempre la presidente della Società italiana di pediatria fa presente che per proteggere un neonato dalla pertosse c’è bisogno di «immunizzare la mamma durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza, altamente sicura ed efficace nel proteggere i bambini ancora troppo piccoli per poter essere vaccinati». Quindi la Staiano conclude: «Invitiamo le donne in gravidanza a fare la vaccinazione contro la pertosse perché in gioco c’è la vita dei nostri piccoli. È inaccettabile che nel 2024 si possa morire a causa di malattie infettive per le quali esistono vaccini efficaci e sicuri».