Difillina. Sostanza rinvenuta nell’urina d’uno dei rampanti cavalli che il 16 settembre del 2015 parteciparono alle corse che animarono un noto ippodromo di Pontecagnano Faiano. Nove anni dopo il padrone di quell’animale, uno dei proprietari più vittoriosi d’Italia nel giro dell’equitazione, G.R. le iniziali, un napoletano classe ‘77 che spesso ha preso parte alle gare organizzate nella struttura picentina, è stato condannato in via definitiva per quella difillina, sostanza dopante per i cavalli da corsa. Decisione degli ermellini della Settima sezione penale ordinaria della Corte di Cassazione (presidente il giudice Giovanni Liberati, relatore Fabio Zunica): hanno rigettato il ricorso presentato dallo stalliere, che ad aprile 2022 era stato condannato a due mesi di reclusione e 300 euro di multa dalle toghe del Tribunale di Salerno.
Pontecagnano Faiano: Cavallo dopato, condannato il padrone
di Carmine Landi
All’animale fu dato un broncodilatatore: maltrattamento e frode in gara sportiva

- Pubblicato il 20 Maggio 2024
- Tags: cavallo maltrattato, doping, pontecaganano faiano
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