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I falsi addetti Arera: «C’è un rimborso». E svuotano il conto

di Antonio Di Giovanni
Nuovo boom di tentativi di raggiro telefonico agli anziani a Vietri sul Mare
I falsi addetti Arera: «C’è un rimborso». E svuotano il conto

Continuano anche i tentativi, che a volte vanno a buon fine, di truffa telefonica, spesso ai danni degli anziani, a Vietri sul Mare come a Cava de’ Tirreni. È un vero e proprio allarme sociale, quello che si sta verificando da giorni in particolare nel comune alle porte della Costiera amalfitana: a telefono arriva la chiamata d’una signorina, tale “Patrizia”, che dice di contattare a nome dell’Arera, l’autorità che regola e controlla il settore dell’energia elettrica, del gas et similia. Dopo aver annunciato un presunto rimborso da parte della società erogatrice dei servizi, chiede il numero di Iban per poter accreditare il sospirato denaro.

I dati sensibili

In molti avrebbero ceduto dati sensibili tra Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni: solo dopo che alcuni anziani hanno riferito ai parenti del presunto rimborso, questi ultimi hanno cercato di porre rimedio, contattando la banca per bloccare gli accessi ai conti correnti e denunciando l’accaduto alle forze dell’ordine. Una nuova truffa, dopo la richiesta di soldi per ipotetici “incidenti”, con relativi rimborsi, a figli nipoti o parenti affini, da parte di “avvocati”, che hanno ancora una volta come vittime gli anziani, spesso soli.

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