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Eboli, omicidio Mario Solimeno: «Sappiamo dei vostri figli»

di Francesco Faenza
I carabinieri in Assise raccontano le intercettazioni telefoniche e ambientali Tra sei giorni saranno interrogati in aula i familiari della vittima 29enne
Eboli, omicidio Mario Solimeno: «Sappiamo dei vostri figli»

È iniziato ieri mattina il processo contro Giuseppe, Gaetano e Felice Celso, i tre fratelli spacciatori accusati dell’omicidio di Mario Solimeno. L’agguato fu la conseguenza di un regolamento di conti tra bande dedite allo spaccio di droga nel rione Pescara. In Corte d’Assise a Salerno sono stati ascoltati due marescialli dei carabinieri che hanno condotto le indagini.

Il primo testimone lavora al nucleo investigativo di Salerno. Il secondo è un militare della Compagnia di Eboli. Ai giudici Passaro (presidente) e Squillaci (a latere) oltre che alla giuria popolare, i due investigatori hanno raccontato il quadro probatorio trapelato dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. Le sparatorie furono due. Il 28 settembre 2022 quattro persone con il viso coperto dai caschi (su due scooter) esplosero diversi colpi di pistola contro la finestra della madre dei Celso. Il giorno dopo, ci fu la risposta. Omicida. Mario Solimeno giunse in auto, in compagnia del fratello Jonhatan e di altre due persone, in soccorso della sorella Maria e venne colpito da un colpo di pistola al collo. Morì a Napoli dopo 27 giorni di agonia.

Le intercettazioni telefoniche erano chiare. Dopo la morte di Mario, i suoi parenti vennero minacciati. «Sappiamo dove vanno a scuola i vostri figli. Se parlate con i carabinieri… ».

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