Dopo una lunga battaglia legale durata nove anni, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal proprietario di un cane che, dopo aver lasciato l’animale incustodito, era finito nei guai perché il suo amico a quattro zampe aveva ferito a morsi una donna. La sentenza è arrivata a distanza di quasi un decennio dagli eventi accaduti nel 2014 a Polla e ha confermato la condanna del proprietario a pagare 800 euro per il risarcimento del danno, al quale si è aggiunta anche una multa di tremila euro.
Il verdetto
Un pastore maremmano, lasciato incustodito, attaccò una donna del posto a Polla, causandole lesioni alla gamba che richiesero cure mediche immediate presso il pronto soccorso. La donna aveva poi citato in giudizio il proprietario del cane per ottenere il risarcimento dei danni subiti, dando così il via ad una lunga vicenda legale. Dopo cinque anni, nel 2019, il giudice di pace di Polla emise una sentenza che condannava il proprietario del cane al pagamento di una somma di 800 euro. Non soddisfatto del verdetto, l’uomo decise di presentare appello presso il Tribunale di Lagonegro, che nel 2021 confermò la sentenza riducendo soltanto l’importo della sanzione. Convinto di essere nel giusto, il proprietario del cane aveva deciso di portare il caso in Corte di Cassazione.