Un anno e sei mesi per il primo, un anno per il secondo. Non si discosta dal verdetto del Tribunale di Salerno la sentenza di conferma delle condanne inflitte a Massimiliano Testa, 50 anni, e ad Alfredo Libroia, 47, entrambi di Montecorvino Rovella: nelle scorse ore le toghe del Collegio B della Corte d’appello di Salerno (presidente il giudice Donatella Mancini, a latere il relatore Pietro Giocoli e Ubaldo Perrotta) hanno riconosciuto la colpevolezza dei due imputati picentini, difesi rispettivamente dagli avvocati Daniele Olivieri e Carlo Guidotti, accusati d’aver bruciato l’auto d’una legale di Colliano. Le motivazioni sono state contestualmente depositate.
La conferma
È passata la linea perorata dal sostituto procuratore generale Elia Capone, che aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte in primo grado dal giudice monocratico Eva Sessa. I fatti contestati risalgono alla notte tra il 27 e il 28 settembre del 2017 e valsero ai due l’imputazione per concorso nell’incendio, con l’aggravante d’aver approfittato di circostanze tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, avendo agito di notte, della Mercedes classe B di una legale di Colliano (difesa dal collega Antonio Zecca) in via Ponte Maiale, nel paese dell’Alto Sele.