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Castel San Giorgio, droga e armi: prime confessioni

L’inchiesta nell’Agro: parziali ammissioni. E Capasso ammette gli addebiti

Ammissioni con precisazioni: sintesi degli interrogatori di garanzia di quattro degli arrestati nell’operazione antidroga di venerdì scorso tra Castel San Giorgio, le due Nocera e Scafati, ascoltati ieri mattina dal gip del tribunale nocerino. Il 33enne Salvatore Abenante di Scafati, che però rispondeva solo, si fa per dire, della detenzione di tre kalashnikov e una pistola Glock 17, ha fornito dei chiarimenti. Assistito dal suo legale, l’avvocato Antonio Usiello, ha ammesso di aver avuto nelle sue mani un kalashnikov, come ritratto nella foto, ma ha sostenuto di non aver mai trafficato armi.

Hanno confessato gli altri arrestati, nello specifico filone della droga nell’inchiesta “Civico 17”. La 52enne Emilia Capasso, di origini nocerine ma residente da ultimo a Castel San Giorgio, e il 36enne compagno di quest’ultima, Vincenzo De Martino (soprannominato il “principino”) di Nocera Superiore, entrambi assistiti dall’avvocato Vincenzo Calabrese, hanno ammesso gli addebiti mossi dalla Procura.

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