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Eboli, pestarono pusher al Paterno: arrestati

di Francesco Faenza
Ai domiciliari due dei sei indagati per le botte al circolo: altrettanti già presi
Eboli, pestarono pusher al Paterno: arrestati

Pestaggio al Paterno, in sei contro uno per zittire la vittima (uno spacciatore di droga) che “parlava” con gli investigatori. Dopo mesi d’indagini, sale a quattro il numero degli arrestati. Il primo dei sei esponenti del branco è a Nisida già da diversi mesi. Il secondo è ai domiciliari. Da sabato mattina, altri due ragazzi del branco sono agli arresti domiciliari. L’aggravamento della pena è stato chiesto dal pm titolare delle indagini e concesso dal gip.

Ci sono novità importanti nell’inchiesta sul branco che a gennaio organizzò il pestaggio davanti a un circolo sociale. A piede libero sono rimaste solo due persone. Indagate, ma libere. L’inchiesta prosegue con una serie di colpi di scena. A parlare, a quanto pare, non è più solo la vittima del pestaggio che avrebbe svelato scenari importanti sullo spaccio di droga nel rione Paterno.

Ora anche uno degli indagati starebbe collaborando con la procura di Salerno e con i carabinieri che conducono le indagini. Il pestaggio fu organizzato con un trappola. Il giovane venne chiamato a telefono: «Scendi un attimo, ti dobbiamo dire una cosa». Abboccò. Scese di casa, raggiunse il circolo ricreativo (era chiuso). E fu aggredito per strada a calci e pugni.

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