Nel porto di Salerno nel 2023 è stata sequestrata circa una tonnellata di cocaina: lo scalo di via Ligea è uno dei principali d’Italia, fra i primi cinque, dove transita la maggiore quantità di merce illecita. Non solo droga ma anche rifiuti e altri prodotti “illegali”. A dirlo ancora una volta, senza mezze misure, è stato il procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli. Una affermazione che già aveva ripetuto numerosissime volte anche davanti alla commissione parlamentare Antimafia, nella relazione di inaugurazione dell’anno giudiziario e nell’occasione di altre operazioni delle forze dell’ordine.
La mancanza dello scanner 3d
Borrelli aggiunge: «Solo nel 2023 è stata sequestrata una tonnellata di cocaina. Per la verità, a me sembra evidente che questa preferenza della criminalità per lo scalo salernitano sia in considerazione delle carenze strutturali del porto, come l’assenza di uno scanner 3d che mi risulta in posa da lungo tempo». Il procuratore capo ricorda anche il più grande sequestro al mondo di anfetamine eseguito proprio sulle banchine di via Ligea, con le 14 tonnellate di Captagon provenienti dalla Siria e anche le centinaia di container di rifiuti esportati e poi rientrati dalla Tunisia, finiti nell’ambito di uno scandalo interazionale. «Il controllo dei container al porto avviene in vari modi: anche senza questo apparecchio. Vengono eseguiti controlli a campione che non sono casuali, effettuati in maniera manuale non senza difficoltà».