Cinque anni. Tanto sarebbe passato dal primo giorno in cui Francesco (nome di fantasia) avrebbe preso a usare violenza contro Maria (nome di fantasia). Dal 2019 al 2024: un lustro di botte e maltrattamenti patiti in silenzio dalla donna, una 30enne nigeriana, per mano del marito connazionale, quattro anni più grande di lei. Nel timore di denunciare, credendo che lui potesse farle male ancor di più. Voleva proteggere i figli, quattro e due anni, la giovane che venerdì scorso non ce l’ha fatta più. Per l’ennesima volta il marito l’avrebbe presa a botte. Violentemente.
La corsa a Battipaglia
Maria ha deciso di squarciare il velo del silenzio. Ha varcato la soglia del pronto soccorso dell’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia. Aveva delle escoriazioni in viso. I camici bianchi del reparto d’emergenza alle porte della Piana del Sele (primario Fausto Esposito) hanno medicato la donna: le hanno diagnosticato delle contusioni giudicate guaribili nel giro di sette giorni. Decisivo e tempestivo l’intervento dei carabinieri della Stazione di Olevano sul Tusciano (maresciallo ordinario Pietro Bardoscia), coordinati dalla Compagnia di Battipaglia, agli ordini del capitano Samuele Bileti.