Sarà determinate sia in chiave economica che “politica” il ruolo che giocherà l’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno settentrionale per dare una prospettiva di vita e un futuro alla Cooperativa unica lavoratori portuali Flavio Gioia, così da poter salvare il lavoro dei 150 addetti a rischio dopo la crisi e le problematiche che si sono registrate nello scalo di via Ligea. La vertenza porto, dopo gli allarmi delle scorse settimane, arriva a un punto cruciale: l’Autorità portuali, infatti, stando alle norma in materia, può supportare economicamente la Compagnia di portuali salernitani e supportarla nel risanamento dei conti a cui stanno contribuendo anche i lavoratori che sono attualmente in regime di solidarietà. Dall’altra parte, sarà l’Autorità portuale il soggetto istituzionale che avrà il compito di mediare al tavolo tra la cooperativa e i maggiori player del porto che si terrà nei prossimi giorni.
Insomma, una sorta di “garanzia istituzionale” che è arrivata dopo il confronto che si è tenuto in Prefettura per input del prefetto, Francesco Esposito, con la partecipazione, tra gli altri, dei sindacati, dei rappresentanti delle imprese del porto e del Comune con il sindaco, Vincenzo Napoli. La crisi scaturisce dal fatto che le grandi imprese del porto stanno sistematicamente bypassando l’impiego dei lavoratori della cooperativa (fornitrice di manodopera temporanea) assumendo in proprio o scambiandosi mano d’opera. Così facendo, infatti, le giornate di lavoro della Culp Flavio Gioia sono scese da 25.000 a 16.000 e nel 2024 potrebbero diminuire ulteriormente fino a 13.000, provocando così un “vuoto” nei conti della cooperativa che deve fare fronte con il conseguente calo di fatturato e di occupazione.
«L’esito dell’incontro è positivo. Avremmo un incontro con le maggiori realtà del porto tra cui Salerno Container Terminal, Logiport ed Amoruso. Contestualmente – spiega Vincenzo D’Agostino, presidente della Culp Flavio Gioia – abbiamo coinvolto l’Autorità portuale che può dare un contributo anche a livello economico alle attività portuali». Cauto ottimismo, dunque, ma soprattutto, come sottolinea Gerardo Arpino, segretario generale della Filt Cgil salernitana, «ci siamo confrontati su proposte e soluzioni costruttive e concrete». Al di là del supporto dell’Autorità portuale, infatti, considera il segretario, «abbiamo fatto presente che la cooperativa è anche il primo socio della Stazione marittima e che, considerato l’incremento del traffico crocieristico, sarebbe possibile pensare a un nuovo settore occupazionale legato al carico e scarico dei generi alimentari da queste navi». Non solo, perché continua Arpino, «non ci dobbiamo soltanto soffermare sul medio e breve termine ma immaginare soluzioni anche più in prospettiva, a partire dagli interventi strutturali necessari per potenziare i traffici nel porto come nel caso del progetto del multipiano».