Skip to content

Serre, via il ferro dell’alta velocità: presi

Provano a rubare 35 quintali di materiale della “Battipaglia-Romagnano”
Serre, via il ferro dell’alta velocità: presi

Trentacinque quintali di materiale ferroso. Necessari per poter tramutare in realtà la linea ad alta velocità che connetterà Battipaglia a Romagnano al Monte. Proposito che, in tutta evidenza, non entusiasma più di tanto i tre ladri che nella notte tra domenica e lunedì sono stati arrestati dai carabinieri della Sezione radiomobile del Norm (capitano Serafino Palumbo ) della Compagnia di Eboli, agli ordini del capitano Greta Gentili. Teatro del tentato furto il tratto nei pressi della stazione di Campagna, Serre e Persano.

Poco dopo la mezzanotte, i tre malviventi erano intenti a fare razzia di quel materiale ferroso. Hanno raggiunto il luogo del misfatto a bordo di due veicoli, un pick-up ed una utilitaria. Quando sono sopraggiunti i militari dell’Arma, il campagnese Romeo D’Ambrosio, classe ‘73, il serrese Antonio Funicelli, ‘64, e il foggiano Paolo Serafino, ‘79, avevano già caricato a bordo delle due vetture la bellezza di 35 quintali di materiale ferroso. Ce n’erano 15 sulla Twingo e 20 a bordo del pick-up. I carabinieri di Eboli hanno immediatamente arrestato il trio. Ieri mattina tutti e tre sono stati costretti a presentarsi davanti a Daniela Pulcinaro, giudice del Tribunale di Salerno per la direttissima. Il pm di turno, Alessandro Di Vico, li ha accusati di concorso in tentato furto aggravato.

In difesa dei tre c’erano gli avvocati Daniele Olivieri e Angelo Merillo. Al termine dell’udienza, rinviata af ine maggio, per il foggiano, è scattato l’obbligo di dimora nella città dauna. Gli altri due malviventi sono stati denunciati a piede libero. Anche i responsabili locali di Ferrovie dello Stato hanno provveduto a sporgere formale denuncia nei confronti dei tre malviventi.

Leggi anche

Salerno, caos nel centro storico per l’Ufficio immigrazione: un aiuto dall’Arci
Choc a Salerno, la chiesa imbrattata con escrementi umani
Cimitero di Salerno, il degrado regna sovrano