«Dal raffronto con lo schema statutario approvato non è possibile affermare che l’esposizione finanziaria sia effettivamente limitata al rischio di perdere il capitale versato». È il punto focale della deliberazione della sezione di controllo della Corte dei Conti della Regione Campania che ha bocciato nuovamente un’iniziativa dell’Università di Salerno, dando parere negativo ed evidenziando i rischi per l’Ateneo nella partecipazione alla società di scopo “Campania Blu”, varata per promuovere una nuova economia del mare sfruttando anche i fondi del Pnrr.
Le problematiche
La magistratura contabile, dunque, ancora una volta sottolinea le problematiche – soprattutto economiche – che potrebbero nascere per l’Ateneo con la partecipazione in società miste pubblico-privato per cui, da statuto, non è prevista (se non motivata in maniera analitica) la presenza dell’Università di Salerno: «Il socio pubblico, diversamente da quello privato, non può liberamente impiegare risorse pubbliche per finanziare una società che non è in grado di operare, con metodo economico, avvalendosi delle proprie dotazioni finanziarie», l’allarme recapitato sulla scrivania del rettore Vincenzo Loia.