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I palloni “restituiti” a Lotito, assolto ultras della Salernitana

Contestazione all'Arechi nel corso di un'amichevole: il giudice esclude responsabilità
I palloni “restituiti” a Lotito, assolto ultras della Salernitana

Assolto con formula piena. È la sentenza arrivata ieri al tribunale di Salerno per l’unico imputato, un ultras della Salernitana, finito a processo per l’episodio avvenuto allo stadio Arechi nel settembre del 2020 quando un gruppo di sostenitori del cavalluccio marino entrò nell’impianto sportivo di via Allende per esporre uno striscione di protesta contro l’allora proprietà targata Claudio Lotito e Marco Mezzaroma e per restituire all’imprenditore capitolino, presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, alcuni palloni che, in diverse dichiarazioni pubbliche, Lotito aveva asserito di aver portato lui a Salerno.

La conclusione

A più di tre anni da quella contestazione, dunque, è arrivata la conclusione della vicenda in sede penale con l’assoluzione del tifoso della Salernitana finito a processo e difeso dall’avvocato Ciro Romano. Il giovane era accusato di aver esposto uno striscione offensivo nell’impianto sportivo e di aver turbato la gara d’allenamento con la Virtus Francavilla, disputata a porte chiuse anche per la presenza dei “paletti” dovuti all’emergenza sanitaria causa Covid. Il giudice del tribunale di Salerno, però, dopo l’udienza tenuta giovedì nelle aule della Cittadella di via Dalmazia, ha escluso qualsiasi tipo di responsabilità.

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