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Violenza online, il questore di Salerno: «Incitamenti in chat»

Conticchio sull'operazione che ha coinvolto due minori accusati di suprematismo: «Attenzione molto alta dalle istituzioni»
Violenza online, il questore di Salerno: «Incitamenti in chat»

E’ un’attività che stiamo seguendo. L’inneggiamento c’è sulle chat. Stiamo monitorando per capire quello che è accaduto e che poteva accadere“. E’ la risposta che il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio, dà ai cronisti che gli chiedono se ci sono fatti di cronaca che possono essere strettamente connessi all’incitamento alla violenza, all’antisemitismo e alla xenofobia nelle chat del network estremista di cui facevano parte i due minori, di cui uno salernitano, coinvolti nell’operazione che ha consentito di smantellare un gruppo suprematista.

Indagine europea

E’ un’indagine nata a livello europeo. Ci sono state delle attività fatte e concordate con la Direzione centrale di Roma e l’operazione si è conclusa con una perquisizione fatta nei mesi scorsi e con l’emissione con il provvedimento da parte dell’autorità giudiziaria“, spiega il questore, ricordando che “la Polizia di Stato ha lavorato in stretta connessione con altre polizie d’Europa“.

Le verifiche

L’indagine, inoltre, “dimostra che l’attenzione è alta da parte delle istituzioni, anche a livello europeo. L’inserimento della Polizia di Stato a livello europeo contribuisce a dare sicurezza al settore della cibernetica“. Quanto a eventuali collegamenti con altre persone adulte, il questore assicura: “Lo stiamo vagliando perché, a volte, anche la conoscenza o la curiosità può essere causa di queste situazioni“.

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