I lavori partono dopo più di otto anni. È il tempo ch’è trascorso dal giorno in cui Gerlando Iorio, Ada Ferrara e Carlo Picone, componenti della commissione straordinaria che resse le sorti di Battipaglia all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, consegnarono ai parroci della città le chiavi del fu materassificio di via Catania, in contrada Speranzella, alle porte del rione Serroni. Un opificio abbandonato, confiscato perché ritenuto riconducibile all’imprenditore Antonio Campione.
Il proposito alla base dell’assegnazione del bene ai sacerdoti cittadini era l’agognata edificazione d’un Polo territoriale per la Carità. Ed è rimasto tale, un proposito, in assenza di vile danaro. Almeno finora. Perché finalmente, i fatidici lavori sono stati aggiudicati.