L’emergenza povertà, purtroppo, sta dominando gli anni della “ripresa” post-pandemia. Anche Salerno non è immune da questa situazione: negli ultimi anni, così come spiegano a cadenza ritmica le associazioni e le altre realtà che cercano di sostenere gli indigenti, sono cresciute in maniera esponenziale le persone che hanno necessità di essere sostenute. E, inevitabilmente, l’assistenza non è tutta rosa e fiori. Ne sa qualcosa, ad esempio, don Stefano Pesce: il vice-parroco della parrocchia Santa Maria Regina Pacis di Fuorni, infatti, è stato costretto a chiamare le forze dell’ordine per “difendersi” dalle richieste d’aiuto che sono ben presto degenerate. È accaduto nella prima serata di martedì scorso: il “braccio destro” di don Alfonso D’Alessio è stato raggiunto da un uomo.
Caos in carcere
Un volto conosciuto: si tratta di un indigente con problemi d’alcolismo che bivacca nella zona del quartiere più periferico della zona orientale che, già in passato, si era reso protagonista di qualche situazione “allarmante”. L’ha avvicinato chiedendogli qualcosa. Probabilmente una piccola somma di denaro. Ma, al rifiuto, è andato in escandescenza, tentando di aggredire il sacerdote con uno schiaffo. E sono stati alcuni residenti del quartiere che, visto quanto stava accadendo, hanno sollecitato l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti gli agenti della Questura di Salerno: i poliziotti hanno riportato la situazione alla calma. Il vice-parroco di Fuorni, poi, ha preferito non sporgere denuncia.