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Mazzetta al Comune, il pm: «A giudizio»

di Carmine Landi
Corruzione da 2mila euro a Buccino, chiesto il processo per il dirigente Gargiulo, il geometra Poeta e i Piegari
Mazzetta al Comune, il pm: «A giudizio»

Imputati. Nuovo status giuridico dell’ingegner Piercarlo Gargiulo, responsabile dell’Area tecnica del Comune di Buccino, del geometra Pasquale Poeta, suo collaboratore, di Giuseppe Piegari, classe ‘37, imprenditore edile di San Gregorio Magno, e del figlio Vito, del ‘65. Marinella Guglielmotti, pm titolare delle indagini delegate ai carabinieri della Sezione operativa (tenente Nello Ferraioli) del Norm (capitano Serafino Palumbo) della Compagnia di Eboli, agli ordini del capitano Greta Gentili, ha chiesto il processo per i quattro, accusati di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Nei prossimi giorni Pietro Indinnimeo, giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, si pronuncerà sull’istanza della pubblica accusa.

L’accusa

Una “mazzetta” da 2mila euro che – questa l’ipotesi formulata dal sostituto procuratore – Giuseppe Piegari avrebbe consegnato, tramite il figlio Vito ad un geometra municipale, Poeta, che pure avrebbe fatto da tramite, ma per il responsabile dell’Area tecnica municipale, perché venissero accolte due Scia, segnalazioni certificate d’inizio delle attività, e fosse rilasciata l’agibilità per delle opere all’interno di un hotel-ristorante (allo stato inabitato) in località Purriello di Buccino. Struttura ritenuta abusiva dagli inquirenti perché troppo poco distante dai “vicini di casa”.

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